L'agricoltura sta cambiando e i brevetti sono parte fondamentale di questo processo... ma a quale costo?
Ebbene sì, la rivoluzione genetica è qui, è reale e sta prendendo piede rapidamente. Quattro grandi titani dell'agrochimica e delle sementi - Bayer-Monsanto, Corteva, BASF e Syngenta - sembrano essere ben posizionati per sfruttare la prossima deregolamentazione europea dei nuovi OGM. Con 140 brevetti già richiesti per nuove biotecnologie relative all'editing genetico delle piante, sembrano voler detenere i diritti esclusivi su varietà vegetali geneticamente modificate per due decenni.
Interessante, vero? Ma andiamo oltre.
Sappiamo che le New Genomic Techniques (NGT) sono presentate come strumenti innovativi che possono apportare modifiche mirate al genoma delle piante. Vengono promosse come mezzi per creare varietà di piante resistenti alla siccità e ai patogeni. Tuttavia, quale prezzo si paga per questa innovazione?
Il Centro Internazionale Crocevia, un'organizzazione non profit che sostiene i movimenti contadini in tutto il mondo, ha pubblicato un rapporto intitolato "Vita Privata - Come i brevetti sui nuovi OGM minacciano la biodiversità e i diritti degli agricoltori". Da un'analisi dei brevetti richiesti negli ultimi vent'anni sulle tecniche di editing genetico, il Centro sostiene che le NGT potrebbero diventare una minaccia per la biodiversità agricola e i diritti dei contadini di conservare, riutilizzare, scambiare e vendere le proprie sementi.
Le NGT sembrano essere una risorsa redditizia per pochi, a danno di molti. Non solo, la mancanza di tracciabilità e la pubblicazione dei processi di individuazione delle modifiche genetiche effettuate in laboratorio potrebbe portare a estendere l'applicazione dei brevetti a tutte le piante autoctone o derivanti da selezione contadina o tradizionale.
La deregolamentazione dei nuovi OGM potrebbe avere conseguenze non solo per l'ambiente e i consumatori, ma potrebbe anche accelerare la concentrazione del mercato delle sementi e contaminare campi non coltivati con varietà biotech. Questo potrebbe minacciare la sopravvivenza dell'agricoltura biologica.
Per distribuire in Europa piante, semi e tratti NGT brevettati, i 4 giganti hanno creato l'Agricultural Crop Licensing Platform (ACLP), una piattaforma di licenza che gestirà l'offerta di processi e prodotti NGT in regime di oligopolio. Ciò potrebbe significare che l'accesso di terzi ai tratti protetti da brevetto e alle tecnologie di creazione varietale potrebbe essere definito dai membri della piattaforma in base al diritto privato.
Questo è un momento critico per l'agricoltura europea: una volta aperto il vaso di Pandora, non potremo più tornare indietro. Dobbiamo chiederci se il guadagno a breve termine vale il rischio a lungo termine.
Le domande sono aperte e il terreno di confronto non è un solo un campo coltivato, ma quello dell'industria biotech, del mondo legale dei brevetti e della politica.