Intelligenza Artificiale nei Videogiochi: Sfide Emergenti per il Diritto d'Autore nel Mondo Gaming

L'Intelligenza Artificiale (IA) sta lasciando il segno in numerosi settori e uno tra questi è l'industria dei videogiochi. Uno dei più noti esempi di tale incrocio tra IA e gaming è l'avventuroso mondo di "AI Dungeon", un progetto partorito dalla mente di Nick Walton, un tempo ricercatore in un laboratorio di deep learning all'Università di Brigham Young nello Utah, ora alla guida della sua impresa, Latitude.

Immagina di immergerti in un mondo virtuale, uno scenario fantastico, apocalittico o cyberpunk, e di dare vita a una storia tutta tua, guidata dalle tue decisioni, le tue azioni, il tuo dialogo.
Ecco cosa offre AI Dungeon. In questo contesto, l'IA si comporta come un vero e proprio maestro del gioco, un direttore d'orchestra della tua narrazione. 

Schermata di accesso del videogame "AI Dungeon"

Dilemma del Copyright nelle Storie Generate da IA

È evidente il potenziale di un simile strumento, ma con esso arrivano anche i dubbi. Tra questi, una questione di non poco conto: se la storia è stata generata con l'ausilio dell'IA, a chi appartiene il copyright? E' mia, perché ho dettato le azioni? Oppure è di Latitude, che ha fornito la piattaforma e l'IA che ha permesso la creazione della storia?

La legge attuale non fornisce una risposta chiara. Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, solo gli esseri umani possono rivendicare la paternità di un'opera ai fini del copyright. Ma come applicare questa norma quando l'IA è coinvolta? Secondo Alina Trapova, docente di diritto all'University College di Londra specializzata in IA e copyright, ci troviamo di fronte a una questione complessa che richiede un dibattito approfondito.

Creazione di Mondi nei Videogiochi e Proprietà del Copyright

In molti giochi, i giocatori creano mondi, generano contenuti unici. Pensa a titoli come Halo, Age of Empires, Minecraft o Roblox. Ma in genere, l'accordo di licenza finale dell'utente (EULA) stabilisce che la proprietà di tali creazioni appartiene al produttore del gioco. L'IA, però, aggiunge un livello di complessità ulteriore.

AI Dungeon, ad esempio, si basa su modelli che hanno attinto a contenuti umani per creare le proprie storie. I fan della fanfiction si trovano a ritrovare le loro idee in strumenti di scrittura come Sudowrite, che usa GPT-3 di OpenAI, predecessore del più evoluto GPT-4.

Se un giocatore decide di aggiungere immagini alla propria storia in AI Dungeon utilizzando l'opzione a pagamento Stable Diffusion, le acque si fanno ancora più torbide. Stable Diffusion è già stata oggetto di cause legali da parte di artisti visivi e dalla società Getty Images.

Questo pone un problema importante. Il rischio è che giocatori potrebbero, senza saperlo, creare contenuti che infrangono i diritti di autore di altre persone. E il produttore dell'IA, come Stability AI, si esonera da ogni responsabilità.

Nonostante tutto, Roblox ha preso una strada diversa: ha introdotto due nuovi strumenti in Roblox Studio che utilizzano IA generativa, ma questi sono stati allenati su asset liberi per il riutilizzo dalla comunità di Roblox, e non sui giochi creati dalla comunità.

Navigare in Acque Incerte: Il Mondo dei Videogiochi e il Diritto d'Autore

E così, il mondo dei videogiochi si trova a navigare in acque incerte. La tensione tra innovazione tecnologica e diritto d'autore sta raggiungendo un punto critico. E nel mezzo di tutto ciò, troviamo noi, i giocatori, i creatori, che amiamo esplorare mondi virtuali e creare storie uniche. 

Dunque, un videogioco come AI Dungeon ci consente di creare storie incredibilmente dettagliate e avvincenti. Ma cosa succede quando queste storie prendono vita attraverso l'intelligenza artificiale? Chi ne detiene il copyright? Siamo noi, i giocatori, a detenere il copyright delle storie che creiamo? O è l'intelligenza artificiale che detiene il copyright, dato che è essa a creare effettivamente la storia?

 

Le Leggi sul Copyright e l'Intelligenza Artificiale

Le leggi sul copyright non hanno ancora una risposta definitiva a queste domande. In molti casi, le leggi sono state scritte molto tempo prima che l'intelligenza artificiale diventasse così comune. E anche se le leggi venissero aggiornate, ci sarebbe ancora molta confusione. Chi decide cosa è una "creazione" e cosa no? E come si gestisce il copyright di una storia generata dall'intelligenza artificiale?

Queste sono solo alcune delle domande che l'industria dei videogiochi si troverà a dover affrontare nei prossimi anni. E mentre le risposte a queste domande rimangono incerte, una cosa è chiara: l'intelligenza artificiale sta cambiando il modo di giocare e creare videogiochi. E mentre continuiamo a navigare in queste acque incerte, è importante ricordare che siamo tutti nella stessa barca.

 

Conclusione: Sfida tra Innovazione Tecnologica e Diritto d'Autore

Dobbiamo lavorare insieme per trovare soluzioni che rispettino sia l'innovazione tecnologica che il diritto d'autore. E forse, in questo processo, troveremo nuovi modi per sperimentare, creare e divertirci con i videogiochi.

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