Un amico avvocato in India mi invia notizie interessanti.
Sappiamo che il paese è notoriamente considerato un terreno difficile per i procedimenti legati ai brevetti a causa della lentezza dei suoi tribunali, ma sembra che questa prospettiva stia mutando rendendo l'India più attrattiva per i titolari di brevetto.
In effetti questo cambio di prospettiva è visibile in due recenti sentenze dell'Alta Corte di Delhi che stanno segnando una nuova tappa nel panorama globale dei SEP (Standard Essential Patents). Due casi importanti, Ericsson v Intex e Nokia v Oppo, hanno dimostrato che i tribunali indiani possono concedere provvedimenti cautelari, o richiedere il deposito di royalties come garanzia durante il procedimento.
Questa nuova direzione favorisce i titolari di brevetti, ponendo l'India in una posizione più favorevole rispetto ad altre giurisdizioni, quali il Regno Unito, che stanno cercando di bilanciare la loro giurisprudenza in materia di SEP.
Un altro punto interessante è la riduzione dei tempi di processo, almeno nella fase cautelare. L'appello di Ericsson è stato risolto otto anni dopo la decisione di primo grado, mentre la decisione su Nokia è stata emessa solo otto mesi dopo!
Infine, non dimentichiamoci che l'India è un mercato di consumatori enorme e una misura cautelare provvisioria può avere un impatto significativo sugli affari e sulle negoziazioni.
Indubbiamente questi aspetti in evoluzione sono meritevoli di grande attenzione ed è bene che il mondo della proprietà industriale li osservi con interesse!