Problemi di copyright per i trofei Pirelli del GP USA 2024 di Formula1

Problemi di copyright per i trofei Pirelli del GP USA 2024 di Formula1

Questa vicenda ha davvero dell’incredibile: parliamo di Austin, Gran Premio degli Stati Uniti 2024 del 20 ottobre. Pirelli, essendone title sponsor (ovvero l'azienda che dà il nome all'evento e ne è il principale finanziatore), aveva deciso di rendere il podio ancora più speciale con la creazione di un nuovo trofeo chiamato “Heroo”.
Pensate che l’aveva presentato una settimana prima dell'inizio del GP!

C'è stato però qualcosa di decisamente fuori programma sul podio: quei meravigliosi trofei Heroo che Pirelli aveva annunciato con orgoglio? Sostituiti all'ultimo minuto con ruotini e trofei anonimi. 🏆 🍾
Ma perché?
 
Pirelli aveva commissionato il trofeo all'artista italiano Matteo Macchiavelli ed Heroo era stato concepito per rappresentare il legame tra la bellezza dell'arte e l'emozione della velocità. Tre versioni con casco dorato, argentato e in titanio, costruiti in fibra di carbonio e con una base ricavata da una gomma. Il trofeo doveva non solo essere simbolo di vittoria, ma anche un progetto di merchandising con oggetti da collezione per gli appassionati. Insomma, un bel mix tra cultura pop e motorsport!
 
Poi però — sorpresa sorpresa — emergono delle "somiglianze" tra Heroo e alcune opere di Bearbrick (BE@RBRICK), un brand di “designer toys” prodotti dalla giapponese MediCom Toy, caratterizzati da una figura stilizzata d’orso. Il nome è un gioco di parole: 'bear' per l'orso e 'brick' per la linea di design Kubrick, con il simbolo @ come segno distintivo.
Forse ci si è ispirati un po' troppo alla loro iconica estetica? 😉
 
Bearbrick è noto per le collaborazioni con artisti contemporanei di tutto il mondo, da H. R. Giger a Karl Lagerfeld, passando per designer del calibro di Vivienne Westwood. Le loro edizioni limitate sono veri e propri oggetti da collezione e la somiglianza tra Heroo e le sculture di Bearbrick non poteva passare inosservata.
 
Di fronte ad una possibile noia legale e per chiudere rapidamente la questione, Pirelli assieme alla FIA e agli organizzatori della gara, ha deciso di adottare al volo un piano B cambiando i trofei il giorno prima della gara . La soluzione? Trofei sostitutivi, più semplici e sicuri, inviati all'ultimo momento da uno degli uffici Pirelli negli USA.
🏎️ E così i piloti si sono trovati a sollevare ruotini e un trofeo tubolare decisamente meno glamour rispetto al piano iniziale.
Con buona pace dell'intero progetto di merchandising... pensate un po' a quanti giorni di lavoro sono andati sprecati!



Ma alla fine, chi ha copiato chi?
A chi ci si è ispirati?
L'artista italiano a cui era stato commissionato il disegno del trofeo o Pirelli stessa che forse ha dato indicazioni precise?
È possibile che durante le varie fasi d’ideazione e realizzazione, a nessuno fosse venuto in mente di fare delle verifiche? 😏
 
La proprietà intellettuale è una questione complessa anche per un trofeo, e la linea tra ispirazione e violazione del diritto d'autore è spesso sottile.

 

Autore: Vimana Grioni

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